23 giugno 2006

Born to be hated



Perchè non piangi?
Perchè non piangi quando ti colpisco?
Perchè non piangi quando ti prendo?
Perchè non supero l'età dei perchè?
Perchè continuo a chiedere perchè agli altri quando devo solo stare zitta?
SEMPLICE.
Perchè mi hanno fatto stronza. Nata e studiata per essere Stronza.
Minchia ogni tanto è divertente. Quando sono a lavoro adoro farmi odiare.
Mi fanno schifo i clienti.
Se non fosse perchè mi pagano li avrei già presi a mazzate.
Ma culo va.
Na na na naaaa
Na na na na naaaa
Io sorrido :D guarda?
E' un bel sorriso vero?
Denti bianchi bocca disegnata. Allora sorridi. Cosi come piace a tutti :D
Ahahahahah.
Non mi va ora.
Ti odio perchè non sai piangere. Ti odio perchè non sai vivere.
Ti odio perchè non sai comportarti da persona umana.
Però solo sapere che ci sei da qualche parte va bene.
Non è vero.
Però è bello dirlo.
Tipo auto-convincersi di qualcosa.
No meglio non farlo.
Al più seguire la pet-therapy. Quella si che funziona.
Non è vero. Ma quanto sono bugiarda? Ah?
Perchè non piangi? Non lo vedi che sto andando via piano piano? Piangi un pò.
Voglio vederti piangere. Non voglio vedere quella faccia a culo.
Quella faccia di cazzo che sembra fregarsene altamente di tutto e tutti. Io li ho visti.
Gli occhi brillare li ho visti.
Sembra che hai paura.

Sembra ma chissà. Mah.
Che si fa? Ce se piglia parecchio pel culo.
Vabbè.
Mi sono dilungata abbastanza a scrivere cose senza senso come al solito.
Postiamo un disegno depressivo.

Datemi la notte. Che domani si lavora all'alba x i miei gusti.

14 giugno 2006

Dreams


Ah i sogni...

Sogno spesso cose strane. Odio sognare. Perchè di solito mi capitano cose brutte. Odio quei maledetti sogni ricorrenti ad esempio. I Treni. I Treni mi schiacciano. Mi inglobano. Ma capita anche che io di mia volontà ci voglia finire. Per questo ho paura dei treni. Già il fatto di doverli prendere per andare a Firenze mi da l'ansia. Un altro esempio è il Mare. Sogno il Mare. Il più delle volte è nero. Talmente scuro da confondersi col cielo. Nero anch'esso. Il sogno di qualche notte fa riguardava il Mare. Amo cosi tanto il Mare da odiarlo. D'inverno è bellissimo. Tornando all'incubo. In effetti più che dire "ho sognato" direi "ho incubato". Mare. Notte. Tutto nero. Io nel nulla. In una zattera. Davanti a me zattere infinte. Dietro me zattere infinite. La scelta? Andare avanti o tornare indietro. Vado avanti. Salto di zattera in zattera finchè non intravedo in lontananza una città. Cupa. Una città morta. Spenta. Diroccata. Ma vi dirò bellissima. Cammino ancora. Fino al "mattino". Non c'è sole. Solo una nebbia che avvolge tutto in un bianco ovattato. Opaco. In lontananza vedo di nuovo la città di prima. Diroccata certo. Ma che splende di una luce strana. Una luce inesistente. Rischiarata riesco a vedere scale e cunicoli che collegano le case. O meglio le catapecchie. Incantata da quella visione non mi accorgo di strani esseri che emergono dal mare. Sembrerebbero donne. Ma per niente belle. Facce deformate. Con cattiveria cercano di buttarmi giù dalla zattera. Urlano qualcosa di incomprensibile. Mi tappo le orecchie e scappo lontano saltando nelle zattere avanti a me. Corro. Salto. Corro. Salto. Corro. Salto. Corro. Salto. Stop. Guardo dietro. Seminate. Non ci sono più. Sono salva. Salva nel mio nulla. Avanti a me zattere. Dietro me zattere. Tutt'intorno solo Mare.
Morti

04 giugno 2006

Alone In My Room


Tristezza.
Non devi piangere.
Ci sono io.
Io chi?
Io.
Non è vero non ci sei.
Sola. Piango. Perché c'eri. Ora non più. Piango.
Alone in my room.
Qualsiasi cosa sia. Qualsiasi cosa faccia. Non ci sei.
Alone in my room.
Volevo restasse.
Torni?
Torno.
Notte.
Chissà quando. E domani sorridi. Sorridi. Fai finta. Sorridi faccia di cazzo. Sorridi stronza.
Stronza scorbutica pazza sclerata. Alone in my room.
Plastic room. Vita di plastica. Bambina di plastica.
Stronza sorridi.
Cosi sorridi cosi. Continua domani e sorridi. 15 minuti. 15 cazzo di minuti di sorriso al giorno per stare meglio.

Ho perso la testa. Ho perso un pezzo del puzzle. Ho perso. Non vinco mai. Perdo sempre.
Vita di occasioni perse. Sono persa in partenza. Sono persa nella mia stanza. Sono persa dentro di me. Sono persa sola nella mia stanza.
Alone in my room.

Torna presto. Pezzo di vita. Io aspetto qui. Sola nella mia stanza di plastica. Acida stronza. Come sempre aspetto qui.

Raccogli i miei pezzi.
Te li regalo.
Un regalo per non stare sempre male.
Voglio tu stia bene.
Voglio.

Morti

03 giugno 2006

Falling for you

Ho intitolato questo post Falling for you solo xchè sto ascoltando la canzone. Proprio bella.
Mi annoio. Oggi non lavoro. Stronzi.
Tempo di merda non mi fa voglia nemmeno di uscire. Infatti sto qua. Finisco di scrivere. Poi metto a giocare a qualcosa. Mi annoio. Sono appena le 3 e mi annoio a morte.
Chissà con chi esce. Non ci voglio pensare. Però finisce che ci penso di più. Penso ad altro. Non ho altro a cui pensare. Forse si. Ma poi sto ancora peggio. Quindi meglio non pensare affatto. Si. Penso sia la soluzione migliore.
Mi piace la mia luna piena. Mi piace anche Fullmoon dei Sonata. La Luna è fatta di formaggio. Era il titolo di un mio vecchio disegno. Se lo ritrovo lo posto. Ora ho sonno. Ah. No. E' solo noia. Uno sbadiglio per la mia noia. Il mio regno per un cavallo. Intanto ascolto i Mad Season. I gatti non mi cagano. Io non cago loro. Oggi li sento spocchiosi. Dopo gli do fastidio.
Ora vado.
Falling for you.
Morti

Free Blog Content