24 settembre 2006

Pedone acido ti schiaccio con la macchina appena ti vedo!


Non so esattamente cosa scrivere, ne su chi scrivere e sinceramente non ne ho nemmeno tanta voglia. Presente quei giorni in cui c'è ma non c'è e che ci sia o no non fa alcuna differenza? Di cosa parlo? Mh. Domanda più che interessante, bravi. Non lo so. E' solo che sopra la mia scrivania c'è un mucchio di roba su roba. Un accatastamento di pensieri e di ciarpame che occupa il mio spazio vitale che non mi fa respirare mi annebbia la vista e il fagiolo. Niente non sono in vena sono acida e mi sento di picchiare qualcuno. Chi si fa avanti? Ma poi io devo andare a fare in culo?! E perchè scusa?! Non ti ho fatto niente maledetto chi ti ha dato un neurone bacato!! Ooooh rabbia! Ah basta mi sono rotta basta basta basta! Mi accendo un bastoncino d'incenso e
spero ti vada al cervello!
Stronzo.
Con tutta la dolcezza possibile vi posto una mia creatura partorita nelle ore poco impegnative a lavoro.
Mortibella

04 settembre 2006

Teardrop

Ti sogno sempre. Continuamente. Stanotte ho fatto una gara con la Morte. Una corsa contro il tempo. Giù per una discesa infinita. Arrivare per prima all'albero delle anime dove anche la mia era appesa è stato difficile. Un sogno tutto in rosso dove c'eri anche tu. Stavolta solo come semplice comparsa. Ieri invece ero una stella cadente. Sono caduta in mare e mi hanno ricoverato d'urgenza in un ospedale verde vomito. Qualche notte fa mi hanno rinchiuso in un ospedale psichiatrico per casi persi. Mi hanno nascosto sonniferi nel cibo. Mi hanno legato al letto con indosso un pigiama ridicolo da carcerato solo che a righe blu e bianche. Mi hanno controllato il cervello dormiente con macchine a ventosa. Mi hanno rubato sogni e speranze. Mi hanno abbandonato li nel pomeriggio dicendo - Torneremo quando sarai guarita. Nella mensa dell'ospedale tutti i degenti sono in compagnia di persone conosciute. Parenti. Amici. Io sola vago tra i tavoli cercando un aiuto. Trovo te. Felice ti domando - Hanno rinchiuso qua anche te? Tu - No sono venuto a trovare un amico adesso me ne vado. - Posso accompagnarti? (lo so che non fanno uscire i pazienti dagli ospedali..ma..è un sogno no?) - ..come ti pare. Lo accompagno fino ad una macchina gigante. Un furgone blindato direi. Nero. Ruote enormi. Entriamo e gli chiedo - Perchè hai quest'auto blindata? - Una squilibrata ha tentato di ammazzarmi sparando a raffica. Io. Sguardo perso nel vuoto. Allibita. La mia mano si muove da sola. Il mio cervello si sconnette. Da sotto il pigiama estraggo una pistola. La punto alla sua testa. Premo il grilletto. SPARO. Sei morto. Sei morto! SEI MORTO! Ahahahahahahahahahahahahah... Dove sei. Non ti ho sparato davvero. Non ho sparato a nessuno. Lo giuro. Non volevo fare male a nessuno. Non volevo sparare. Tanti occhi mi guardano. Tanti. Tanti.. Occhi con le braccia. Occhi con le braccia che servono solo per avere mani. Occhi con le braccia e le mani che servono solo per avere indici. Indici puntati contro di me. E' stata lei. Prendetela. Io? No! Io non ho fatto niente. Non capite. Non capite! Non ho fatto niente!Abbassate quei maledetti indici!! Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!! Basta. Lo so! Lo so! E' colpa mia..è colpa mia. Non volevo sparare. Non volevo sputare veleno contro te. Contro tutti. Non lo tengo tutto da sola. Esce dalla mia bocca con un vomito di parole. Sproloqui insignificanti inconsistenti. Vuoti. Vuoto.

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