15 maggio 2007

Frozen



Domani è un brutto giorno. Sono passati 6 anni. E sono davvero volati. Quando ascolto certe canzoni mi torna in mente quello che pensavo quel giorno. Quei giorni maledetti. Domani non penso che scriverò un post. Sono fuori. Ma ci proverò lo stesso. Intanto posso dire che domani non vorrò pensare al domani di 6 anni fa. E' un domani da dimenticare un domani che non dovrebbe esistere. Un giorno come tanti ma rosso rabbia. L'avevo descritto alla perfezione. Rossa in viso e una rabbia da star male. Più mi guardo e più ti sono simile. Più mi guardo e più vorrei essere te. Cosi te da spaventare. Cosi me da stare male. Cosi noi da essere una cosa sola. Domani sono 6 anni. Sei. Sei un numero maledetto. Sei un numero di passaggio. Saranno sei. Poi diventeranno sette. Otto. Nove. Dieci. Finchè non morirò per dimenticare il tempo che passa senza di te. Finchè non dimenticherò il giorno 16 di quel maggio caldo. Con dei regali per stare bene ma rossa in viso. Rossa in viso e una rabbia da stare male. Rossa in viso e l'ansia che cresce. Oggi. Oggi ero a Milano. Sei anni fa vedevo il Duomo immerso nella nebbia da una finestrella insignificante e lontana. Oggi il treno mi sembrava la mano che mi portava via da quel luogo. Li ti lasciai. Non ti ho più rivisto. Li sei anni fa sono andati in fumo tutti i nostri progetti. Non ce la facevi più hai detto. Saluti. E te ne vai. Chi è stato a portarti via? Chi non ci ha più permesso di stare con te? Adesso non esisti più. E tutti sperano che potrai sentirli se ti pensano se ti parlano. Ma non ci sei più. Come puoi. Non puoi più niente. E noi. E io. Domani sono 6 anni e sono cattiva perchè non mi ricordo di te. Non mi ricordo più la tua voce. Non mi ricordo più i tuoi lineamenti. Non mi ricordo più come stavo. Non mi ricordo più di quell'alone di solitudine che hai lasciato. Quel profumo che non esiste ma che c'è nell'aria di casa. Nelle cose che hai costruito. Ma ricordo le cose più stupide. Le cose più insignificanti. Quei piccoli particolari che ti facevano cosi bello ai miei occhi. Ciao Doc. Ho paura. Non ho più lacrime per piangerti.



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