31 agosto 2007

+ Allein zu Zweit +

Lacrimosa.
Va tutto male.

Stamani ho fatto colazione con i Cheerios.
Che schifo.

Korn flakes Special K.

Che schifo.

Ho optato per una mela ver
de.
Era dolce.

Che schifo.

Va proprio tutto male.
E allora dormo. Voglio dormire e non svegliarmi mai più. Voglio dormire e sognare di essere in un altro mondo dove certe persone non esistono e se esistono io sono la loro Oscura Signora e dovranno inchinarsi bene al mio cospetto o incapperanno nella mia Ira. Perchè io sono la Regina dello Scoglio. Quello scoglio che mi hanno creato sopra sotto e tutt'intorno. Avete capito voi meschini esseri mortali che osate farmi del male? Peggio. Molto peggio quello che avete fatto. Posso dirlo con tranquillità. Mi fate schifo. Fortuna che ho un campanello magico. Un chiama angeli. Basta scuoterlo ed ecco che arriva il mio Angelo. Grazie. Non mi abbatto (invece si) risorgo (come no) dalle mie ceneri e posto un paio di vignette. Nel bene e nel male il blog non mi tradisce mai (neanche il mio Angelo o rischia la morte per asfaltamento).

16 agosto 2007

+ Di nuovo tutto nero +


Si torna alle origini. Si torna come prima. Si prova a cambiare. Si cambia. Poi tutti gli sforzi vanno a puttane. E noi? Noi chi? Io e fagi. Noi torniamo. Ed è di nuovo tutto nero. L'unico scampo è disegnare. Disegnare cose senza senso. Disegnare sorrisi. Disegnare cose che sembrano farti stare meglio. Ovvero. Disegnare tante stupidaggini. Come mi capitava spesso di dire. Basta non pensare. Basta non parlare. E allora sembra che vada tutto bene. E si cammina con le gambe torte e stanche verso una piccola piccolissima luce. E si cammina ancora. Più veloce. Sempre più veloce. Si corre. Si corre ancora. Si corre ma non si arriva. Non si arriva mai a quella luce che ti avvolge e scorre nelle tue vene come un veleno che ti da felicità, quiete, tranquillità e puoi pensare che tutto sarà meglio da quel momento in poi. Ho corso tanto tempo. E sono arrivata alla luce. Mi ha avvolto. Mi è entrata nelle vene. E cosi come è venuta se n'è andata. Con la stessa velocità con cui è entrata se n'è uscita. Tutta la felicità che si è insinuata nel mio corpo è diventata a pari misura una nube nera al cui interno si nascondono spine e rovi da cui non ci si potrà mai districare. E allora. Si continua a camminare verso mille, milioni, miliardi di luci. E si fa ciao con la manina e la lacrima agli occhi alle luci che se ne vanno. Bai bai.

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