21 ottobre 2007

+ FELLWOOD +

Siete mai stati a Fellwood?
Nu?
Io si :D Un bel posto. Verdino marcio. Dove sto proprio in pace con le mie giornatine marce. In onore di questo luogo macabro ho deciso di postare una foto. Una gran foto di questa meravigliosa foresta. Io sono in primo piano. Alle mie spalle un suggestivo alberello fluo. Fa strano tentare di scrivere quando le mani sono congelate e la mente annebbiata da quel generale abbattimento depressionevole. Non so. Quando finisci ciò che tiene la tua testa occupata è come se non avessi altro per cui continuare. Dalla regia mi dicono che invece c'è qualcosa che vale. Vale il mio GL. Lui mi ha accompagnata a Fellwood. E' stato divertente. Voglio proprio tornarci. Voglio entrare in quel mondo che ha un cielo cosi vero da sembrare finto. Un paesaggio cosi impossibile da sembrare reale agli occhi di una povera idiota emotiva. Per riprendere la frase di un film "tutti la odiavano...". Non tutti. Ma quelli che la Morti odia sono innumerevoli. La Morti sa odiare tanto per tanto poco. Una cosa brutta si direbbe. Ma la Morti non sa fare altro che odiare chi la ferisce. La Morti odia. La Morti soffre. La Morti soffoca sotto le coperte pesanti dell'inverno pieno di neve nato nelle crepe del suo piccolo cuoricino malato. C'è chi dice che il cuore della Morti è verdino marcio. Lo è. Già. Purtroppo lo è. Quel che rimaneva del rosso fiammeggiante l'ha donato al suo Angioletto pelosino. E c'è lui che le fa compagnia nei giorni freddi. Nelle prossime vignette forse ci sarà anche lui. Per adesso un saluto. Aspettando l'inverno mi rintano sotto le coperte. Buonanotte.

11 ottobre 2007

+ Falling Down +

Stamattina ho pensato che questa sarebbe stata una giornata Verde marcio. Bene. Quando mi sono svegliata ho preso il mio asciugamano verde marcio il sapone verde marcio e la crema verde marcio alle alghe marine e sono andata in bagno. Il bagno non era verde marcio ma celestino fastidioso. Il marcio in effetti è fastidioso. Possiamo dunque giungere alla conclusione che anche il bagno era marcio. Celestino marcio. Ho aperto il rubinetto. Ho lavato accuratamente la mia faccia marcia con del marcio sapone asciugata dunque con quel marcio del mio asciugamano verde e infine spalmata energicamente di crema alle alghe marce. Ho lavato poi i miei denti con lo spazzolino viola marcito grazie al mentadent P marcio di mele verdi marce. Sono uscita di corsa da quel bunker marcio di verde e con un salto acrobata sono entrata nel pullman diretta alla stazione che odorava - pensate - di marcio. Il treno era pieno di pazzi maniaci marci nel cervello e nell'anima. Più e più volte il conducente troppo marcio di vecchiaia o troppo acerbo di giovinezza ha fatto sobbalzare il treno svegliandomi dal mio marcio torpore causato dall'entrata in un ambiente riscaldato dopo il vento gelido di questa mattina. L'inizio sembrava promettente. Ma come al solito tutto cambia. Nel pomeriggio. Dopo un pranzo troppo salato per il mio palato sono passate ore di marcio tempo perso chiusa dentro una stanza blu ed arancio che di verde marcio non aveva niente. Passata l'ora della merenda il colore della mia giornata è cambiato radicalmente e prepotentemente. Da verde marcio putrido si è trasformato in un fetente marrone merda. Si. Perché qualcuno non ha voluto che "Camillo" usufruisse del bagno del bar accanto al mio posto di lavoro. Già. E' entrato di corsa dalla porta principale della Snai tenendosi una mano sul culo e sui pantaloni caldi di merda lasciando una scia di morte e distruzione che ha fatto arricciare anche i peli del naso dei più puzzolenti abitudinari scommettitori incalliti. Dopo poco quell'uomo non del tutto definito è uscito indifferente fischiettando e saltellando lasciandoci allibiti e lacrimanti desiderosi solo di una morte meno atroce e più veloce. Infine. Posso allegramente dire di essere sopravvissuta solo grazie alla mia sciarpa profumata di pulito. Per questo scrivo qui. Stasera. Scrivo di follia di verde marcio e di marrone merda. Buonanotte.

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